L’osteopatia per la gravidanza


Durante la gravidanza il corpo della donna è sottoposto a continui cambiamenti per accogliere la crescita del bambino e l’intero organismo riceve stimoli fisiologici che richiedono una buona capacità di adattamento da parte del sistema muscolo-scheletrico. Nella maggior parte dei casi questi cambiamenti avvengono in modo del tutto indolore, ma talvolta possono comparire disturbi a carico della schiena o del bacino oppure possono acuirsi sintomi già presenti prima della gravidanza.

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I disturbi che più comunemente compaiono in gravidanza sono sostanzialmente riconducibili all’aumento di peso, che crea una rapida e sostanziale alterazione delle curve fisiologiche della schiena. Il bacino si allarga e ruota anteriormente, aumenta la lordosi lombare e, di conseguenza, anche la curva dorsale e cervicale. I dischi intervertebrali vengono sottoposti a una maggiore sollecitazione e così le articolazioni del bacino.

I due sintomi più comuni legati a questi cambiamenti sono la lombalgia, che talvolta può evolvere in lombosciatalgia, e la pubalgia, ovvero dolore localizzato anteriormente in corrispondenza del pube, che può estendersi in zona inguinale e rende difficoltosi movimenti comuni, come accavallare le gambe o scendere dall’auto. Inoltre la pressione dell’utero sul bacino e la crescita progressiva del feto creano un adattamento di tutti i visceri addominali e pelvici, creando ristagno linfatico e disturbi come stipsi o reflusso.

Il trattamento osteopatico è in grado di mantenere l’elasticità tissutale e la mobilità articolare, favorendo un fisiologico progredire della gravidanza, facilitando questo periodo e il parto.

Il trattamento in gravidanza

Il trattamento è personalizzato e dipende dal quadro clinico della paziente, ma prevede sempre l’utilizzo di tecniche indolori e in totale sicurezza per madre e bambino. In caso ad esempio di lombalgia o pubalgia le tecniche sono particolarmente indirizzate alle articolazioni del bacino e del tratto lombare, mentre in presenza di sintomi come reflusso o stipsi il trattamento si indirizza piuttosto alla gabbia toracica e al diaframma, in modo da migliorare il più possibile l’escursione dei visceri addominali durante la respirazione.

Il piano di trattamento dipende dall’intensità del sintomo e dalla settimana gestazionale, tendenzialmente le prime tre/quattro sedute sono a cadenza settimanale, poi, in base alla risposta della paziente, si arriva a trattamenti ogni 15 giorni o direttamente a controlli mensili fino al parto.

L’osteopatia può essere utile per il parto?

Anche in assenza di sintomi dolorosi, l’osteopatia può essere un’utile strategia di prevenzione e può facilitare il parto mantenendo le articolazioni mobili e i tessuti elastici. Il trattamento del pavimento pelvico riduce l’incidenza di lacerazioni spontanee e migliora il recupero di una buona funzionalità nel periodo post-parto.

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Ost. Silvia Ratti
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